COMUNICATO UDC FIGLINE V.NO: UN SOSPIRO DI SOLLIEVO
Data pubblicazione
30/04/2010 05:56:42
È quello che abbiamo tirato con il dissequestro del cantiere delle ex scuole Lambruschini. Non che il progetto ci piaccia, l’abbiamo sempre detto e lo ripetiamo adesso. Tuttavia, dal momento che il Comune di Figline è già esposto per milioni di euro in relazione a tali lavori, una prosecuzione del blocco avrebbe potuto condurre alla revoca del finanziamento regionale, e alla conseguente necessità di ripianare il debito frugando nelle tasche dei figlinesi. Adesso occorre finire prima possibile, per evitare altre mine vaganti oltre quelle già scoppiate: il sequestro dei cantieri, la crescita esponenziale di alcuni costi (come quello per il collaudo tecnico e amministrativo), le lesioni strutturali agli edifici circostanti, i problemi geologici non attentamente valutati.
Certo è che la giunta Nocentini è ben perseguitata dalla sfortuna: una serie così articolata di sciagure non può essere spiegata altrimenti. Ma se guardiamo agli anni addietro, ci accorgiamo che a pesare sulle amministrazioni passate non è stata solo la sfortuna: valga ad esempio lo stato di rovinoso abbandono al quale un colpevole immobilismo aveva condannato l’edificio. E gli esempi di sessant’anni di gestione malaccorta della Cosa Pubblica non finiscono qui: abbiamo ancora davanti l’assegno milionario che il comune ha dovuto staccare a favore degli ex proprietari di piazza Salvo d’Acquisto, per una pratica di esproprio condotta con colposa faciloneria. Ogni figlinese ha ben presente questi esborsi, e ne tocca con mano gli effetti quando si accorge che nonostante il suo reddito basso si colloca nella fascia massima di contribuzione per la mensa scolastica, o quando paga l’addizionale comunale all’IRPEF o magari il tributo ipertrofico per accendere una lampada votiva.
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